Cos'è Limen

Il presente - soglia tra passato e futuro - apre al possibile attraverso le striature dell’esistente. Navigare il futuro signifi ca (ri)varcare tale soglia, vincendo l’attrito dei concetti e dei valori depositati, che danno senso alla nostra esperienza e, al tempo stesso, ci indirizzano su strade già tracciate. La rete va esplorata in cerca di maglie rotte che consentano di andare oltre al già dato; di abituarsi alla consapevolezza per porsi in condizione di percorrere sentieri inaspettati.

A partire da questa riflessione, abbiamo elaborato un progetto basato su quattro principi fondamentali:

  • Compresenza, come possibilità di uno scambio percettivo.
  • Confronto, come punto di partenza per il dialogo collettivo.
  • Creatività, intesa come pensiero laterale e capacità di immaginare nuove possibilità.

  • Connessioni, che emergono dall’interazione tra persone, idee e linguaggi diversi.

Questi principi si addensano nello strumento che proponiamo: Limen.

Limen si concretizza in una piattaforma digitale che aiuta ad organizzare e tracciare le dinamiche di dialoghi svolti attorno a tematiche specifiche e tenuti in presenza (lezioni, incontri, workshop).

Limen non indica una direzione, ma propone una serie di attività che richiedono ai partecipanti di confrontarsi. Consente di rappresentare l’evoluzione delle loro interazioni in un grafo concettuale: una mappa visivo-dinamica che ne traccia il percorso.

Le attività che accompagnano le discussioni sono pensate per stimolare creatività e creazione di nuove connessioni, e sono guidate dalla figura di un facilitatore, scelto o sorteggiato.

Nella prima fase, il confronto si apre con una domanda iniziale, accompagnata da una ‘scommessa’: qual è il punto di vista del partecipante sul tema scelto? Quanto si sente sicuro della propria intuizione?

La seconda fase prevede che il dibattito si articoli in turni, regolati dalle Guide di Viaggio: un archivio condiviso e personalizzabile che contiene le attività da proporre al gruppo, selezionabili dal facilitatore.

Questo processo prevede la centralità dell’Arte, dell’Intelligenza Artificiale e dell’irrompere dell’inaspettato, che spingono a considerare alternative e ad instillare dubbi. L’Arte, come linguaggio connesso alla forma, è in grado di chiamare in gioco la combinazione dei sensi e di metterli in relazione con il contenuto. Indaga la realtà; dubita che sia solo quella che vediamo e, talvolta, ne crea di nuove. Spinge ad osservare, pensare, immedesimarsi, percepire.

L’IA amplia l’orizzonte delle possibilità, fornendo informazioni altrimenti inaccessibili. Offre alternative senza imporre condizionamenti.

L’inaspettato si manifesta in nuovi nodi, creati autonomamente dall’IA e da osservatori esterni, proponendo stimoli di cui i partecipanti devono tener conto.

Nella terza fase, ciascuno è invitato a rispondere nuovamente alla domanda iniziale, confrontando la propria prospettiva attuale con quella di partenza. Per rendere il processo valutabile sono stati inseriti degli indicatori. Si tratta di osservare come il dialogo con l’altro apra al ragionamento, rendendolo più ricco, complesso e consapevole. Quantoscommetterebbe, adesso, sulla propria intuizione iniziale? Dopo il confronto, la prospettiva è cambiata?

Limen accoglie la sfida: creare nuovi spazi di pensiero, far emergere connessioni impreviste e generare consapevolezza attraverso il dialogo e l’Arte. Giotto può ancora parlare ‘del’ e ‘nel’ nostro tempo? Un Taglio di Lucio Fontana può offrire spunti di riflessione sull’oggi e sul domani? Noi crediamo di Sì

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